Sabato 28 settembre Performing The Club, il progetto che mette in connessione arte contemporanea e club culture, inaugura la nuova stagione con una performance di Liu Bokang, artista che ha già saputo stupire il pubblico torinese lo scorso marzo. La performance avrà inizio alle 22.30 all’interno degli spazi dell’Azimut Club, in occasione della techno night Genau con ospite Nørbak.
L’evento è organizzato in memoria di Edoardo Di Mauro, Vice Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Torino.
Nella performance “La Pioggia dell’Ombra”, Liu Bokang mette al centro dell’azione la propria testa e i semi di girasole. La testa dell’artista, dipinta di rosso, sbuca da un tavolo: gli spettatori mangiano i semi e ne buttano i gusci su di essa, tanto da coprirla del tutto.
Il seme di girasole è un simbolo chiave nella cultura e storia cinese dai tempi della rivoluzione culturale: Mao Tse-tung veniva infatti associato al sole, mentre il popolo veniva rappresentato nella forma di migliaia di girasoli in adorazione. L’artista ricrea una cerimonia tradizionale cinese in cui per chiedere aiuto a Dio o agli antenati, si sacrificava la testa di un animale. La sua testa dipinta di rosso rappresenta sia un cadavere sia il “sole rosso”. Il gesto del mangiare i semi di girasole di solito rimanda alla socialità, alla conversazione: in questo caso invece, nella solennità e nel silenzio della performance, conversazione e parola avranno una censura, come se le nostre emozioni e i nostri ricordi si affievolissero fino a dissiparsi.
Mangiare semi di girasole in Italia non è usuale come può esserlo in Cina. Il processo di coprire la testa dell’artista con i gusci diventa per i partecipanti un fenomeno curioso, una situazione in cui lo spettatore, nella probabile difficoltà nel mangiare i semi, si dimentica del motivo stesso per cui sta facendo quest’azione. Come nella performance di Zhang Huan “Funerale del cielo” in cui l’artista simula una cerimonia funebre del buddismo tibetano in cui il corpo del morto viene portato su una montagna e poi ricoperto da spezie per fare in modo che gli animali se ne cibino. Nella performance gli animali selvatici vengono sostituiti da cani di piccola taglia per decostruire il senso della cerimonia stessa e portare i partecipanti a una riflessione sull’appropriazione culturale e sull’ignoranza.
L’azione performativa di Liu Bokang è un medium per porre domande sul modo in cui l’arte si relaziona alle persone e a una società ormai incapace di opporsi e di denunciare eventi di carattere politico. In una società dello “spettacolo” dove i flussi migratori si sono trasformati in una sorta di olocausto senza nome, dove si volta la testa fingendo che non ci siano né guerre né riscaldamento globale né intolleranza, dove si è passati dal collettivismo all’individualismo estremo e dove smartphone e laptop filtrano atrocità annullate dall’apatia, l’artista prova a spezzare quest’incantesimo di cecità.
Liu Bokang è nato nel 1997 a Wuhan, Cina. Si trasferisce a Napoli dove consegue la Triennale in pittura all’Accademia di Belle arti, per terminare i suoi studi a Torino con la Laurea magistrale in scultura all’Accademia Albertina.
Artista visivo, approda alla body art e performance art grazie agli insegnamenti del suo mentore Franko B. Utilizza il proprio corpo come sfida e strumento di denuncia sociale riflettendo sulle dinamiche della politica e della società degli ultimi anni, sia orientale che occidentale.
Nell’esposizione dei suoi lavori lo spettatore è attivo, si trova di fronte alle opere di Liu essendone parte integrante. L’artista crea l’arte e allo stesso tempo ne diventa l’opera attraverso un’empatia che mette a disagio e talvolta irrita il pubblico. Ciò che si può aggiungere è che la performance diventa collettiva condividendo valori universali quali la sofferenza e la ricerca delle cause che la genera.
Artista visivo, approda alla body art e performance art grazie agli insegnamenti del suo mentore Franko B. Utilizza il proprio corpo come sfida e strumento di denuncia sociale riflettendo sulle dinamiche della politica e della società degli ultimi anni, sia orientale che occidentale.
Nell’esposizione dei suoi lavori lo spettatore è attivo, si trova di fronte alle opere di Liu essendone parte integrante. L’artista crea l’arte e allo stesso tempo ne diventa l’opera attraverso un’empatia che mette a disagio e talvolta irrita il pubblico. Ciò che si può aggiungere è che la performance diventa collettiva condividendo valori universali quali la sofferenza e la ricerca delle cause che la genera.
La serata proseguirà con i djset a cura di Genau, guest Nørbak.
Il Ticket è valido per entrambi gli eventi: https://bit.ly/3MAbNme
Il Ticket è valido per entrambi gli eventi: https://bit.ly/3MAbNme
I ticket sono acquistabili online sulla piattaforma Xceed, con un costo di 10€ + d.p. fino ad esaurimento dei posti limitati, sarà poi possibile acquistare il ticket a un costo di 15€ + d.p oppure inserirsi nella lista nominale, con il pagamento di 15€ alla porta. La lista non garantisce però l’ingresso al locale, che è soggetto ai limiti di capienza.
INFO:
“LA PIOGGIA DELL’OMBRA” di Liu Bokang
Azimut Club, Via Modena 55, Torino
Sabato 28 Settembre 2024, apertura porte 22:00 – inizio performance 22:30
Ingresso con prevendita online 10-15€
Ticket: https://bit.ly/3MAbNme
“LA PIOGGIA DELL’OMBRA” di Liu Bokang
Azimut Club, Via Modena 55, Torino
Sabato 28 Settembre 2024, apertura porte 22:00 – inizio performance 22:30
Ingresso con prevendita online 10-15€
Ticket: https://bit.ly/3MAbNme
CONTATTI:
Cristina Baù 347 4846461
performingtheclub@gmail.com
Cristina Baù 347 4846461
performingtheclub@gmail.com
Data / Ora
28/09/2024 - start @ 22:30
Luogo: Azimut Club