Ilario Alicante: l’enfant prodige

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La storia di Ilario Alicante potrebbe apparire una semplice e “ordinaria” storia di un producer. Si avvicina alla musica andando a ballare nei club, si appassiona, compra due giradischi e un mixer. Comincia a suonare in un piccolo locale vicino casa e dopo un viaggio di totale ispirazione ad Ibiza produce una traccia, “Vacaciones en Chile“. Questa diventerà epica tanto da attirare l’attenzione di quel mostro sacro di Sven Vath che gli chiede di entrare a far parte della maestosa Cocoon Records. Notare però l’uso del condizionale “potrebbe apparire”.

Semplice dite voi. Se dietro però non ci fosse una personalità esemplare come quella di Ilario Alicante. Nulla di straordinario dite voi, lui però a 15 anni ha suonato al Time Warp in Germania segnando un record quasi impossibile da battere. La rapidità del suo meritato successo farebbe impallidire tutti i più grandi fenomeni della Techno e dell’House, un astro che alla velocità della luce si è trovato a cavalcare le console più invidiate d’Europa.

Un ragazzo di 27 anni che riempie interi festival da quando ne aveva già 20 che però non ha mai staccato i piedi da terra, gonfiando il petto davanti al pubblico e ai collaboratori. Un ragazzo che quando suona ancora si diverte sul palco e che quando può va a ballare, dimostrando che si possono accantonare i panni da producer per indossare quelli da clubber. Una personalità umile che, attenzione, per scelta e non per impossibilità, vuole volare ad altezza uomo rimanendo attaccato a ciò che più eleva e gratifica un artista, il suo dancefloor.

Nell’arco della sua carriera Ilario segna un’evoluzione e uno stacco abbastanza netto dai ritmi più Tech House sempre contornati da vocal dal sapore Latin a ritmi dove i vocal spariscono per lasciare spazio ai bassi, intensi riverberanti seducenti. Il suo stile diventa più “pumping” con venature Techno sempre più marcate allontanandosi dalle iniziali atmosfere più “colorate”, senza mai dimenticarsi dei vocal ipnotici, segno di fabbrica made in Alicante. Questi però nelle produzioni più recenti diventano meno etnici e più dark, conseguenza probabilmente dell’atmosfera che ormai da tempo Ilario respira a Berlino, sua residenza.

Parte fondamentale dei suoi lavori? Il groove. Sua fedele compagna? La mitica TR-909, sempre effettata.

Ancora vivido il ricordo di quando Ilario, dopo avere suonato al Main stage al Future Festival, apparì nel nostro piccolo stage Techno per ascoltare e salutare Alex Bau e, con nostra sorpresa, raccontandoci di conoscere bene Genau e il nostro progetto.

Questo sabato, 5 marzo, per Shout! è atteso l’Audiodrome di Moncalieri per una festa che si preannuncia imperdibile.

Info evento: https://www.facebook.com/events/935674203206342/
Liste e riduzioni: 392-8039321 / genau.turin@gmail.com

Simone De Luca

 

 

 

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